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lunedì 19 settembre 2022

Diari di arie e canzoni: Turandot di Giacomo Puccini - "Nessun Dorma"

Perché qui non si sta solo a cazzeggiare, ma si fa cultura e ad alti livelli… 

Conoscete la storia di Turandot (l’opera di Giacomo Puccini)?

No? Male, malissimo perché è un’opera molto bella e musicata magistralmente, ma vabbè avete sempre tempo di recuperare e io spero e soprattutto mi auguro, di instillare in voi il “tarlo” della curiosità commentando con una illustrazione ironica, l’aria più celebre di tutta l’opera ovvero il “nessun dorma”. In breve: Turandot, figlia dell’imperatore della Cina, giura che sposerà chi, con sangue reale, risolverà tre suoi complicati enigmi, convinta che nessuno li avrebbe mai risolti.

Calaf riesce a risolvere uno dopo l'altro gli enigmi e la principessa, disperata e incredula, si getta ai piedi del padre, supplicandolo di non consegnarla allo straniero. Ma per l'imperatore la parola data è sacra. Turandot si rivolge allora al Principe e lo avverte che in questo modo egli avrà solo una donna riluttante e piena d'odio. Calaf la scioglie allora dal giuramento proponendole a sua volta una sfida: se la principessa, prima dell'alba, riuscirà a scoprire il suo nome, egli le regalerà la sua vita. In questo punto parte “nessun dorma” in cui Calaf canta (oltre al conosciutissimo finale d’aria “all’alba vincerò”) “il mio mistero è chiuso in me il nome mio nessun saprà”.

Da questa frase nasce la mia illustrazione (seconda di una serie dedicata a musica opere e canzoni), che spero possa divertirvi.


© 2022 Testo disegni e colori  di Daniele "tarlo" Tarlazzi


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