Ascolta "A mente Mossa" di e con Daniele Tarlazzi

lunedì 20 marzo 2023

2012 inedito: il cimitero condominio

Voi come vedete l’inferno? Io seppur stia bene nel condominio che mi ospita, ho sempre vissuto con frustrazione ed ansia il momento delle riunioni condominiali… figuriamoci quelle straordinarie dove vanno concordati i costosissimi lavori di emergenza. Dunque l’inferno me lo immagino come una continua riunione condominiale. Per fortuna, all’inferno, mica ci sono questi problemi… almeno credo.

Ma se in quel “2012” il mondo fosse davvero finito come da previsione Maya, come sarebbero andate le cose? In questa striscia vi mostriamo il vero inferno perché nel cimitero di 2012 ci sono anche “lapidi condominio” e amministratori che richiamano all’ordine.


 

"2012" La fine del mondo continua...
 © 2023 Testo disegni e colori di Daniele "tarlo" Tarlazzi

 



sabato 18 marzo 2023

Arthur Serpis inedito: e io pago

Arthur Serpis inedito:

Voi lo sapete: il serpentaccio solitamente ha un animo profondamente romantico, ma a volte la sua lingua biforcuta, lo fa scivolare in un pragmatismo esagerato e ad una eccessiva tirchieria.



Arthur Serpis © 2023 Testo disegni e colori di Daniele "tarlo" Tarlazzi



venerdì 10 marzo 2023

Diari di arie e canzoni: Abbronzatissima di Edoardo Vianello

Dal mio quaderno ad anelle, dove mi diletto con disegni basati su arie d’opera e canzoni, un omaggio a Edoardo Vianello e alla sua “abbronzatissima”


disegni e colori di Daniele "tarlo" Tarlazzi
Liberamente ispirato da "Abbronzatissima" di Edoardo Vianello



mercoledì 8 marzo 2023

Arthur Serpis e la festa della donna

Buona festa della donna a tutte, buon 8 Marzo a chi festeggia, chi crede e chi rinnega. Lo si fa per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo, lo si fa per amore verso quello che un tempo veniva chiamato il "gentil" sesso... qualcuno lo fa per abitudine. Non so come la pensiate, ma facciamo una piccola riflessione e pensiamo a cosa sarebbe un mondo senza donne. Come dite? Non ci sarebbe il mondo? Ecco: la mia riflessione è proprio questa: le donne sono una metà del cielo, senza di esse noi non potremmo esistere e se per miracolo il mondo fosse pieno di soli uomini, ma che palle (e non solo in senso calcistico). Detto questo un solo grido si alzerà dall'alto del mio omaggio a coloro che con quotidiano sacrificio e straordinaria bellezza ci sopportano: Mettiamo mimosa nelle vostre mazze da baseball o dei vostri mattarelli nella speranza, finalmente, di vivere da eguali in tutto e per tutto.

con infinito rispetto per tutte voi, vostro per sempre

Daniele


Arthur Serpis © 2023 Testo disegni e colori di Daniele "tarlo" Tarlazzi




giovedì 2 marzo 2023

Diari di arie e canzoni: "Non siate ritrosi occhietti vezzosi" da Così fan tutte di Mozart

 Io adoro il “Così fan tutte” (ossia la scuola degli amanti) di Mozart. 

Opera particolare in cui due soldati, per scommessa con un anziano saggio conoscitore del mondo e delle sue fragilità, decidono di cambiare i connotati del viso per “scambiarsi” le amate e di conseguenza, mettere alla prova la loro fedeltà.

Certe “prove” naturalmente sono destinate a fallire e degenerare in una vera e propria commedia degli equivoci (con spunti di assoluta  modernità).

In un preciso punto dell’opera, uno dei protagonisti di nome Guglielmo, camuffato da turco, avanza in scena rivolgendosi a Fiordiligi e Dorabella, che ignare della scommessa e convinte che i loro amati siano partiti in battaglia, non si sono  affatto rese conto di chi si nasconda dietro a quel turbante e quei baffi finti e posticci.

Le due belle (inizialmente) rifiutano la corte degli “sconosciuti” che si palesano ai loro occhi, ma Guglielmo e Ferrando, truccati da turchi cercheranno ogni strada pur di convincere le due amanti a farli entrare in casa lusingandole fino al punto di fingere un avvelenamento.

La virtù di Fiordiligi e Dorabella è forte, ma non abbastanza. Tanto che qualche minimo segnale di cedimento, si insinua proprio nel momento in cui Guglielmo canterà questa splendida aria: 

“Non siate ritrosi,

Occhietti vezzosi;

Due lampi amorosi

Vibrate un po' qua.

Felici rendeteci,

Amate con noi;

E noi felicissime

Faremo anche voi.

Guardate, Toccate,

Il tutto osservate:

Siam forti e ben fatti,

E come ognun vede,

Sia merto, sia caso,

Abbiamo bel piede,

Bell'occhio, bel naso;

Guardate, bel piede, osservate, bell'occhio,

Toccate, bel naso, il tutto osservate:

E questi mustacchi

Chiamare si possono

Trionfi degli uomini,

Pennacchi d'amor.”

Per amor di Mozart e del suo “Così fan tutte”, mi son permesso di “illustrare”, sul mio quadernetto ad anelle (dove sono solito appuntare con immagini, arie d’opera e canzoni), proprio questo momento è l’ho fatto vestendo, per un momento, proprio i panni di Guglielmo con i suoi (miei)…mustacchi.

Il resto va visto e ascoltato nell’opera che è davvero spassosa e che vi consiglio davvero di vedere.




 disegni e colori di Daniele "tarlo" Tarlazzi
Liberamente ispirato da "Così fan tutte" di W. A. Mozart su libretto di L. Da Ponte



martedì 28 febbraio 2023

Diari di arie e canzoni: Spaghetti, pollo e insalatina di Fred Bongusto

Dal mio quaderno ad anelle dove conservo e "illustro" brani musicali, canzoni e arie. Questa volta tocca ad un grande maestro Fred Bongusto che incrocia un suo testo con uno dei peggiori incubi della mia vita: la dieta. 
Se siete giovanissimi e non conoscete la canzone, potete ascoltarla cliccando questo link: https://youtu.be/Z0JQtGs43C0 



disegni e colori di Daniele "tarlo" Tarlazzi
Liberamente ispirato da "Spaghetti, pollo e insalatina” di Fred Bongusto


martedì 21 febbraio 2023

Diari di arie e canzoni: Rose Rosse di Massimo Ranieri

 La luna nemmeno si guarda più, forse perché se crediamo che la terra sia piatta, allora sicuramente pensiamo che la luna sia fatta di formaggio e il formaggio, oltre a portare un innalzamento del colesterolo, puzza. Resta il fatto che la luna pare sia inodore e che il firmamento e i tramonti sono mercanzia per vecchi e inebetiti romantici che credono ancora alla bella addormentata o al principe

Azzurro e poi si sa che le cose romantiche, essendo dolci, fanno ingrassare.

Dunque via i mielosi camini accesi e gli abbracci al chiaro di luna, che portano il diabete e via le candele che vengono dal petrolio ed inquinano, via la corrente perché costa un botto, via i fiori recisi per non alterare i percorsi della natura e i bilanciatissimi equilibri ecologici. Tutto questo ancorarsi il più possibile al razionale, ci porta lontano da quello che è il calore di un abbraccio e ci allontana dalla poesia che ci viene regalata da un qualsivoglia sentimento.

“Rose rosse per te ho portato stasera” cantava Massimo Ranieri in tempi non sospetti. 

Oggi per adeguare il testo di questa bella romantica canzone, a tempi più moderni, dovrebbe cantare “emoticon rosse per te ho whatsappato stasera”… 

Capite che non è proprio la stessa cosa? Che il calore di una rosa non è lo stesso di un whatsapp e che un abbraccio osservando il firmamento è qualcosa in più che tempo perso? comunque: tutto questo “pippone” sul romanticismo perduto è stato scritto solo per presentarvi una nuova illustrazione tratta dal mio quaderno ad anelle: un quaderno dove annoto testi di canzoni e di arie liriche che poi “illustro” per puro divertimento personale.

No perché non crediate che io sia romantico… giammai! Io sono un vecchio rude duro che se una femmina vuole le rose se le va a comprare dal rosivendolo perché sono mica qui a pettinare le bambole… 

E per favore: non prendete per vero tutto ciò che dico, perché comunque vi fareste un idea sbagliata del sottoscritto.

“Cioè abbiamo sbagliato a pensarti come un pirla?”

… mmmm no: mi sa che abbiate ragione voi. 


 disegni e colori di Daniele "tarlo" Tarlazzi
Liberamente ispirato da "Rose Rosse” di Massimo Ranieri (E. Polito / G. Bigazzi)