Ascolta "A mente Mossa" di e con Daniele Tarlazzi

martedì 18 aprile 2023

Io e l'orso

In questi giorni ho sentito di tutto, dal salviamo l’orso al boicottiamo il Trentino fino ad arrivare a coloro che invece vorrebbero sterminare gli animali di tutto il globo terraqueo (termine che va molto di moda ultimamente).

Ricordo che c’è stata una tragedia e che il rispetto per la vittima e per coloro che hanno perso il loro caro in un modo così drammatico senza dubbio è dovuto. Purtroppo (o per fortuna) gli animali non hanno il dono della parola e non possono commentare, difendersi e spiegare il perché del loro comportamento, ma certo è che se fosse consentito loro un giusto processo e potessero spiegare le loro ragioni ad una corte, probabilmente la maggioranza di questi animali assassini verrebbe assolta.

Io devo ammettere che, in tutta questa storia, mi sento un po’ a disagio.

Molti miei amici mi definiscono un orso, spesso vengo invitato ad uscire dalla grotta.

A lavorare, per chiedere se un certo lavoro è stato terminato prima del previsto dichiariamo: “ho già legato l’orso”.

Gli orsi mi sono simpatici.

Il Trentino mi è simpatico.

Le montagne e la natura mi sono simpatiche.

Dunque? Quale strada intraprendere? Quella del boicottaggio di una popolazione colpita da un lutto o quella della difesa della natura colpevole di non aver dato all’animale la possibilità di spiegare in termini chiari il perché dei suoi gesti?In più la faccenda sta diventando un po’ paradossale perché mentre discutiamo di orsi, il latte, la benzina, i generi di prima necessita crescono rendendoci sempre un po’ più poveri. Delle mele del Trentino avremo bisogno , così come avremo bisogno del loro vino per il rito delle “apericene” tanto amate dall’essere umano. Degli orsi avremo bisogno perché servono a mantenere un ecosistema già delicato di suo. Ma una decisione va intrapresa perché qui non si può fare sempre il “democristiano” e stare a mediare tra chi è pro e chi contro orso e tra chi è pro e contro il Trentino.

Occorre pensare attentamente e cum grano salis ed è qui, che vengono in mio soccorso i titoli di certi giornali (e giornaloni) che con titoli cubbitali (si con due “b” che rende meglio: non è un errore grammaticale) scrivono: “Arrestato l’orso assassino” oppure L’orso è stato posto in stato di fermo e a me non resta che sorridere perché come sempre siamo bravi ad usare ironia anche laddove si compiano tragedie e così, con la stessa ironia, mi immagino il momento in cui l’orsa è stata fermata e le sue prime dichiarazioni… 

Sia chiaro: si fa per ironizzare sulla pochezza dei titoli di certe testate…

Nella mia vignetta non si vuole offendere la memoria della persona che ha perduto la vita nell’infausto incontro con mamma orsa, anzi: rinnovo le mie più sentite condoglianze ai suoi familiari, ma nemmeno si vuole offendere l’orsa che ha fatto ciò che poteva fare comandata non da una intelligenza artificiale, bensì dall’intelligenza di madre natura. Sdrammatizziamo e smettiamola di dare contro una regione, una popolazione per una decisione presa a caldo anche perché cominciare a farsi la guerra tra di noi mentre c’è già una guerra vera in atto a pochi chilometri di distanza, è (perdonate il termine) da pirla!

Se siete capaci, sorridete pensando all’ironia della cosa: mentre noi ci preoccupiamo di occupare o di disoccupare il Trentino e di boicottare o meno i loro prodotti, lo stato ci “rapina” con aumenti scriteriati sui beni di prima necessità, e sulle bollette. Ora dove dovremmo volgere il nostro sguardo? Nella faccenda di un animale che ha fatto l’animale o controllare meglio i nostri “rappresentanti” richiamandoli all’ordine? Perché come dice Crozza: ho l’impressione che chi ci governa, davanti a momenti importanti, cerchi di farci distogliere lo sguardo, magari gridando “ve che c’è l’orso”!


Io e l'orso...© 2023 Testo disegni e colori di Daniele "tarlo" Tarlazzi



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