11 settembre 2001 la memoria riporta all’attacco suicida che ebbe coma drammatica conseguenza il crollo delle due torri. Arthur Serpis prova a scherzarci su, ma l’ironia a volte è amara.
Scusate il gioco di parole, ma ricordate di non dimenticare.
11 settembre 2001 la memoria riporta all’attacco suicida che ebbe coma drammatica conseguenza il crollo delle due torri. Arthur Serpis prova a scherzarci su, ma l’ironia a volte è amara.
Scusate il gioco di parole, ma ricordate di non dimenticare.
Seconda incursione dell’anno per quel che riguarda il vecchio serpentaccio, sempre alle prese con la sua bella…
Assicuro la volontà di non voler offendere alcuna etnia e che il mio rispetto è grande per tutte le popolazioni del pianeta, ma a volte, un pizzico di ironia fatta con amore, ci vuole in questo mondo così incline al politicamente corretto.
Seconda incursione inedita di quest'anno per quel che riguarda Arthur Serpis che, per la prima volta su queste pagine, decide di omaggiare il giorno dei lavoratori ovvero la grande festa del Primo Maggio. Come sempre lo fa con un pizzico di irriverenza, ma si sa come sono i serpenti...dicono un po' quel che vogliono. Dunque: al di la dei credo politici e delle fedi sindacali, oggi è un giorno importante, forse anche più importante delle edizioni passate perché il lavoro, quando c'è, è poco, insicuro e mal pagato. Roba che farebbe rigirare nelle tombe chi ha lottato per ottenere qualche diritto. Detto questo, speriamo che la saggezza riporti i sindacati a lottare per la sicurezza dei lavoratori e del loro diritto a non morire di lavoro o sotto pagati e speriamo altresì in un ritorno della coscienza dei lavoratori: che trovino il coraggio di denunciare ingiustizie e di non scendere a patti per pochi spicci. Arthur Serpis serve a strappare un sorriso in questa giornata così importante.
Così, come ci siamo "lasciati" nel settembre del duemilaventiquattro, così ci ritroviamo in questo "nuovo anno". Come dire: buongiorno e buon anno, felici tutto l'anno...
Ci sono voluti quattro mesi, qualche problema in via di risoluzione (o almeno così si spera) e una tendinite al polso destro che ancora mi fa dannare sia quando do gas al motorino, sia quando devo scrivere o disegnare, ma oggi 15 Aprile, ci si riprova e si torna a disegnare le avventure di quel personaggio che dal 1988 viene a tirarmi per la matita, ovvero Arthur Serpis.
Come sempre non si garantisce la continuità o una periodicità, ma qualche striscia inedita vorrei portarla "a casa" nel corso di quest'anno.
Quindi: una prece, per Arthur Serpis, ma anche per me che non si sa mai...
E' vero: le strisce di Arthur Serpis escono sempre più sporadicamente, ma dovete tenere in conto che la vita di un serpente non è del tutto simile a quella di un uomo e che tradurre e riprodurre i pensieri e le avventure di Arthur, non è cosa sempre facile. Come dicono i saggi: bisogna sapersi accontentare. Quest'anno speravo di riuscire a produrre un numero sufficiente di strisce che mi permettessero di pubblicare un calendario, ma al momento siamo fermi a tre episodi, che chiaramente non bastano.
Comunque sia ecco qua il terzo inedito: siamo in un periodo in cui le stelle cadenti cadono per realizzare i sogni e i desideri e in una estate particolarmente calda e torrida. niente di meglio che stare su una collina a guardare il tramonto... oppure no.
Pensavo di avere fatto di più quest'anno e invece mi accorgo che questa è la seconda striscia inedita prodotta quest'anno (almeno per quel che riguarda Arthur Serpis). Ho volutamente intitolato questa striscia "Parlare con i limoni" un po' perché mentre disegnavo ascoltavo Jannacci, un po' per omaggiare la mia pianta di limone che è passata a peggior vita e un po' anche per "ripasso" e ricordare che a volta un "limone" aiuterebbe ad affrontare meglio le giornate, ma questa è altra storia.
Arthur Serpis mi accompagna ormai dal 1988, le sue avventure a striscia non sono tantissime perché io sono un po’ discontinuo e pigro e quando mi sveglio lui è in giro e non da notizie. Però l’altro giorno è passato e ha lasciato che disegnassi una delle sue figure di m…
La prima striscia di Arthur nel 2024.
Spero possa strapparvi un sorriso
A volte anche le notizie più romantiche, più strane o curiose, si nascondono anche alla vista di un attento lettore come il sottoscritto. Peccato aver pubblicato in ritardo questa striscia perché un bacio in più, nella giornata mondiale del bacio, ci sarebbe pure stato bene. Possiamo però rifarci anche se in ritardo perché in fondo, ci sono anche persone che ritengono che l'amore sia un rapporto bancario di "dare" e "avere" e quindi possiamo tranquillamente richiedere gli arretrati comprensivi di interessi passivi... Naturalmente qui si scherza, ma il nostro serpentaccio sarà in grado di comprendere questa "sottile" ironia?
Il 25 marzo è la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, chiamata amichevolmente "Dantedì": in questa giornata molti artisti omaggiano il Poeta d'Italia con canzoni, disegni, omaggi di vario genere. Io artista non sono, ma un piccolo omaggio a colui che scrisse la Divina Commedia volevo farlo. Così ho utilizzato il mio "Arthur Serpis" per una "Dantiana" vignetta celebrativa che spero possa strapparvi un piccolo sorriso.
Nanananananananananananananananaaa
batmaaaaan nananannannananananaanana
Batmaaaaan nanananananana batmaaaan batmaaaaan (dite la verità: leggendola l’avete canticchiata)
Arthur Serpis inedito:
Voi lo sapete: il serpentaccio solitamente ha un animo profondamente romantico, ma a volte la sua lingua biforcuta, lo fa scivolare in un pragmatismo esagerato e ad una eccessiva tirchieria.
Buona festa della donna a tutte, buon 8 Marzo a chi festeggia, chi crede e chi rinnega. Lo si fa per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo, lo si fa per amore verso quello che un tempo veniva chiamato il "gentil" sesso... qualcuno lo fa per abitudine. Non so come la pensiate, ma facciamo una piccola riflessione e pensiamo a cosa sarebbe un mondo senza donne. Come dite? Non ci sarebbe il mondo? Ecco: la mia riflessione è proprio questa: le donne sono una metà del cielo, senza di esse noi non potremmo esistere e se per miracolo il mondo fosse pieno di soli uomini, ma che palle (e non solo in senso calcistico). Detto questo un solo grido si alzerà dall'alto del mio omaggio a coloro che con quotidiano sacrificio e straordinaria bellezza ci sopportano: Mettiamo mimosa nelle vostre mazze da baseball o dei vostri mattarelli nella speranza, finalmente, di vivere da eguali in tutto e per tutto.
con infinito rispetto per tutte voi, vostro per sempre
Daniele
Nella mia vita c'è più montagna che mare.
Forse perché il mare mi è vicino, mi bastano pochi chilometri per raggiungerlo o forse perché le montagne sono più algide e silenziose di una spiaggia dove tutto ormai è "happy hour" e (tremo solo a scriverlo) apericena a gogò.
E poi in montagna c'è un romanticismo diverso tutto appare più bello e delicato...
Magari è solo l'odore del fieno tagliato.
Com'é, come non é, spesso mi ritrovo a pensare ai monti, alle sciate in allegria, alle passeggiate su sentieri che si inerpicano fino a lontani rifugi (che ora, per non morire di fatica, raggiungo con impianti di risalita.
Ma poi, quegli impianti quando scendi, si chiamano di "ridiscesa"?
Battutacce a parte, oggi vi propongo un inedito di Arthur Serpis che abbandona per un attimo i confini delle sue strisce per migrare su una "sconfinata" vignetta.
Un disegno in realtà nato e dedicato ad una persona cara e che, visto il momento di crisi mondiale (meglio buttare via niente), ho voluto rielaborare aggiungendo un balloon che mi "rappresenta parecchio"
Alla sparizione e allo ”scoppiamento” dei calzini, sono state dedicati articoli di giornale, giornate mondiali (proprio qualche giorno fa si festeggiava la giornata mondiale del calzino spaiato), studi scientifici e anche canzoni (se avete occasione riascoltate “il paradiso dei calzini” di Vinicio Capossela). In realtà, forse, il mistero è meno mistero di quel che si pensa: forse una forma di feticismo che spinge qualcuno a rubarli dallo stendino o più verosimilmente, li fa sparire un serpentello di mia conoscenza.
Niente di più romantico: Una collina, il cielo stellato, la luna piena, e la compagnia di una persona cara, ma... Si può essere romantici anche con un freddo polare?
Non è sempre facile, per noi uomini, ascoltare e restare attenti per più di cinque minuti. È una questione di dna, siamo “dinamici” (tra virgolette per far capire l’ironia) e veloci, siamo un po’ come il “milanese imbruttito” la nostra attenzione è pari alla nostra facoltà di produrre…magari testosterone.
Invece ascoltare è bello e istruttivo perché potreste imparare cose riguardanti la vostra compagna, che nemmeno potreste immaginare. Per questo vi invito a smettere di far segno di si con la testa e di annuire senza ascoltare, magari pensando al campionato di calcio e per carità: non usate il trucco escogitato da Arthur Serpis in questa sua striscia fresca di inchiostri e acquerelli.
Un anello per domarli, un anello per trovarli, un anello per ghermirli e nel buio incatenarli.
Un anello…
Desiderio segreto per ogni sognatore o sognatrice d’amore.
Anello, simbolo e tesoro di continuità ed eternità, ma anche promessa di fedeltà.
Però c’è chi anche davanti ad una promessa d’amore, non la prende molto seriamente…
La nuova quasi “tolkeniana” avventura, che spero vi strappi un sorriso, di Arthur Serpis il serpentaccio a volte insensibile e forse un po’ str@nz#.
Arthur Serpis inedito:
Qualche settimana fa su queste “pagine”’abbiamo parlato di sincerità. Valore inestimabile che però viene continuamente messo in discussione. C’è chi pensa che ci siano bugie che vanno dette, che siano necessarie e che addirittura migliorino la vita.
Personalmente fatico a concepirle, così come il mio serpentaccio. Nella vignetta inedita di oggi, infatti, lo vediamo parecchio adirato…
Ad essere sinceri non so bene perché e come sia nata questa striscia e forse nemmeno mi soddisfa (almeno non quanto mi abbiano soddisfatto le prossime puntate delle avventure inedite del serpentaccio). Diciamo che si è provato a fare della “avvocatura” difensiva e sconclusionata sulle bibliche tavole delle leggi