Ascolta "A mente Mossa" di e con Daniele Tarlazzi

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sabato 10 settembre 2016

La "mezza stagione"

Attenzione signori: mancano pochi giorni al solstizio di autunno.
Certo è ancora caldo, ma come insegnavano mamme e nonne, sarebbe bene premunirsi ed iniziare a tirare fuori dalla naftalina, capi d'abbigliamento più pesanti che, se indossati ora vi faranno scoppiare dal caldo, ma volete mettere i benefici di una bella sudata? In fondo anche gli indiani usavano la capanna del sudore per espellere le tossine e avere qualche visione. Insomma: prevenire è meglio che curare: indossate quindi la maglia di lana e poche pippe che tra qualche mese farà freddo. E no: non mi ringraziate. E' che vi voglio troppo bene per non preoccuparmi di voi.


© 2016 Testo disegni e colori  di Daniele "tarlo" Tarlazzi

domenica 21 giugno 2015

Tecniche Jedi

Ci sono persone che, pur di ottenere un piacere personale, si mettono in ridicolo, magari scongiurando, piangendo, stracciandosi le vesti. Altri, invece,mettono in pratica qualsiasi tecnica appresa da tecniche spirituali o più banalmente da libri, film, o fumetti... Nel mio caso specifico, ho studiato a fondo le tecniche dei Jedi e, la Forza, scorre potente in me... O quasi!


© 2015 Testo e disegni di Daniele "tarlo" Tarlazzi

lunedì 16 febbraio 2015

Il fine intrico tra musiche e arte grafica, come curare al meglio il duro scontro che esso crea....

Il festival è finito, si spengono le luci, i cantanti se ne vanno... Ha vinto chi ha vinto e a vinto anche chi ha perso, ma noi non ci curiam di lor, ma guardiamo e passiamo. A noi interessa la contaminazione della musica nei fumetti... O meglio interessa a Antonio Marangi​ direttore di ADM Editore (Sbam! Comics)​ che, per il nuovo numero della rivista (appena sfornata e soprattutto scaricabile GRATIS), mi ha chiesto di parlare proprio delle contaminazioni musical fumettistiche. Potevo esimermi? In realtà si, potevo dire che avevo l'artrite, a io no... pur di curare il mio angolo nella rivistella, passerei sopra ai cadaveri di Kugio e Gina (altri ospiti fissi del giornale... naturalmente scherzo).Insomma eccola qua: una vignetta che vi parla della contaminazione tra musica e carta inchiostrata. Spero possa strapparvi un sorriso e se ve ne strappa qualcuno in più...beh, un offerta al sottoscritto è sempre gradita :-P Buona lettura a tutti. La sbam rivista potete scarivarla qui; http://sbamcomics.it/blog/2015/02/08/nr-19/



Omaggio a Claudio Baglioni per SBAM Comics!
© 2015 Testo, disegni e colori di Daniele "tarlo " Tarlazzi



giovedì 15 maggio 2014

Arthur Serpis: Il filosofo della pioggia

La pioggia ha sempre ispirato poeti e scrittori... Possibile che Arthur Serpis resti immune al fascino di un temporale?


Arthur Serpis  © 2014 Testo disegni e colori  di Daniele "tarlo" Tarlazzi
Elaborazione elettronica "iPad"

martedì 25 marzo 2014

Yoga

Da domani inizio (forse é meglio dire provo) un percorso di yoga tibetano. Premesso  che il mio stato d'ansia metterebbe alla prova il Dalai Lama in persona, proverò a compiere questo percorso con curiosità, convinzione e soprattutto sprezzo del pericolo...



Yoga
© 2014 Testo e disegni di Daniele "tarlo" Tarlazzi

venerdì 14 marzo 2014

Calcio...

Il calcio: L'essere umano, soprattutto di sesso maschile, ne è appassionato. Bastano un pallone, un campo e 11 paia di gambe per mettere assieme una partita. Il calcio: quanto è bello girare, la domenica, mano nella mano con la propria compagna che mentre guarda le vetrine parlandoti di quanto sarebbe bello infilarti un "tacchetto" in luoghi oscuri visto che nemmeno la caghi ed è mezz'ora che ti chiede di osservare quanto sia basso il prezzo di quelle scarpe in vetrina. Ella ignora, poverina, che tu stia soffrendo pene infernali ascoltando nell'auricolare, il fatto che la tua Borgorosso stia prendendo dalla Portocelere almeno sei "pappine". Il calcio, quella cosa che ti penetra nelle ossa rendendole sane e robuste, salvo rovinarti i menischi sul campo... Insomma: l' essere umano spesso è carente di calcio, ma a volte un calcio lo meriterebbe proprio...


Calcio...
© 2014 Testo e disegni di Daniele "tarlo" Tarlazzi 

domenica 8 settembre 2013

giovedì 22 agosto 2013

Te c'hanno mai mannato a quel paese

E' capitato a tutti di voler mandare a quel paese una persona e di non poterlo fare. Poter dire quel "Sparisci!" o "Scompari!" resta e resterà sempre un sogno in certi casi. A meno che... A meno che, dicevo, non si riescano a trovare metodi alternativi e meno "estremi". Si consiglia, durante la lettura della stricia, di ascoltare "Te c'hanno mai mannato a quel paese" di Alberto Sordi che, oserei dire, è una colonna sonora ideale.

Te c'hanno mai mannato a quel paese...© 2013 Testo disegni e colori  di Daniele "tarlo" Tarlazzi

Per chi gradisse la colonna sonora consigliata...
 

giovedì 20 giugno 2013

Ammetto di essere un po' nerd

Il mio rapporto con i fumetti è simile a quello di Zio Paperone con le sue monete. Non li presto, li coccolo, li sistemo bene, controllo che le copertine siano perfette e che le rilegature non abbiano troppi difetti e, quando li leggo, sto attento a non aprirli troppo per non "traumetizzarne" la costa o la spillatura. So che in giro ci sono altri come me, ed ammetto le mie manie senza problemi. Resta il fatto che, come paperone, sarebbe bello poter "immergersi" totalmente in quel mare di carta illustrata e, prima o poi, troverò il modo.

Essere un po' Nerd © 2013 Testo disegni  di Daniele "tarlo" Tarlazzi

martedì 29 gennaio 2013

Mens sana in corpore... così così

Davvero crediamo a quel che scrivono certe riviste? Ragioniamo su alcuni titoli: "Scolpisci il tuo ventre in una settimana" (In "omaggio", con la rivista, lo scalpello a soli 9,99 euro). "Sei in grado di curare il tuo look?" (Si se posso farlo con un'aspirina) oppure: "Vuoi davvero essere sexy?" (vai su Marte) o peggio "Colpiscila al cuore in quattro mosse"...
In "quattro mosse" Quali mosse... quelle degli scacchi o quelle del karate? No perchè nel caso: non sono mica Ken il guerriero!
La stessa cosa, siccome in fondo gli uomini e le donne sono uguali, vale per le riviste femminili, ma ritorniamo alla domanda di base: Davvero crediamo a quel che scrivono?
A vedere certi personaggi girare per il centro della città o in televisione, purtroppo, parrebbe di si. Certo non si può fare di tutta l'erba un fascio, ma esistono persone che si lasciano "turlupinare" dalle mode dettate dai media.
Perdonate il mio lato logorroico e polemico, ma tutto questo discorso, serve ad introdurre la vignetta di oggi... e se non bastasse: Se qualcuno vi dice che la dieta della "carota" è l'unica che serva davvero, mi raccomando... cercate di non chinarvi troppo.

Mens sana in corpore...così così © 2013 Testo disegni  di Daniele "tarlo" Tarlazzi

venerdì 12 ottobre 2012

Ce lo chiede l'Europa...

Ce lo chiede l'Europa, questa è la frase che da qualche tempo sentiamo sempre più spesso. Dobbiamo mangiare meno? Ce lo chiede l'Europa! Ridurre i consumi di carta igienica? Ce lo chiede l'Europa. Dobbiamo lavorare di più e pretendere meno soldi? Certo, ce lo chiede l'Europa. Mi domando: ma non è che questa Europa ci ha un po' scassato la minchia?


Ce lo chiede l'Europa...© 2012 Testo disegni e colori di Daniele "tarlo" Tarlazzi

martedì 26 giugno 2012

Diario di un Tarlo qualunque: Il caffè della Peppina


Diario di un tarlo qualunque
Il caffè della Peppina...

Nell'epoca di internet, della telefonia cellulare e degli acquisti online, può accadere di tutto... compreso il fatto di restare senza caffè.Le diaboliche macchinette a "capsule" pubblicizzate da George Clooney, hanno la grande scomodità di non essere reperibili nei supermercati e così il malcapitato utente che rientra dalle ferie, può ritrovarsi senza la dose quotidiana di caffeina.Soluzioni possibili?
In realtà, per come sono fatto io, nessuna.

Svegliarmi senza caffè equivale (per chi mi sta vicino) ad una giornata infernale.
Il caffè “mi serve”, fa parte della mia vita...soprattutto se devo alzarmi di mattina presto.
Per comodità del lettore, siccome il mio lavoro mi porta a fare orari strampalati, cercherò di chiarire il mio concetto di “mattina presto”.

Mattina presto, per il sottoscritto, è un orario che va dalle 11 e 30 alle 12 e 45...
Qualunque orario precedente a quelli sopra indicati equivale alla mia idea di “alba”.
Sappiate quindi che se mi telefonate, “messaggiate” o suonate il mio campanello prima delle undici e trenta potreste trovarvi davanti a situazioni di pericolo quali:
1) Trovarvi a dover ammirare ciò che resta di un essere umano, con i pantaloncini del pigiama arrotolati attorno al corpo e con gli occhi ancora pieni di caccole
2) Ritrovarsi davanti ad un orso furioso che minaccia di cavarvi gli occhi per aver disturbato il sonno del giusto (diamine è l'alba! dove è finito il rispetto per il sonno altrui?)
3) L'universo diventa troppo piccolo...

Questi rischi non si corrono se ho già sorbito la tazza quotidiana di caffeina.
Inutile descrivere il mio stato, quando per questioni lavorative, sono costretto ad alzarmi alle ore cinque e zero zero antimeridiane... sappiate che in quel caso, sono in grado di rivolgervi la parola solo dopo la terza tazza di caffè.
Ora: un essere umano comune (quale son io) che si ritrova senza le amate capsule pubblicizzate da "What Else Clooney” non può mettersi a guidare in cerca di un bar con gli occhi chiusi... potrebbe essere un pericolo per la viabilità circostante.
Purtroppo le adorate capsule preconfezionate, che vanno ordinate tramite internet o telefono, viaggeranno tramite corriere espresso che, una volta ricevuto la comanda, impiegherà almeno due o tre giorni prima di effettuare la consegna.
Dunque potrei correre il rischio di non sorbire la nera bevanda?
Una soluzione al problema della mancanza di caffeina, in realtà esiste e viene tramandata da secoli e seculorum di padre in figlio.
Quella soluzione si chiama Moka: ovvero quell'oggetto che fa il suo porco lavoro gorgogliando sul gas...
Il problema è che la moka dell'omino Bialetti in casa non c'è più... è stata regalata a qualche parente meno tecnologico e sicuramente più pratico del sottoscritto.

Risolvere la cosa è però relativamente possibile: basta andare nel più vicino supermercato e acquistare la reliquia che verrà utilizzata per preparare la benefica bevanda.
Il tragitto supermercato-casa è assai breve e quindi la cosa è ben decisa: la moka tornerà a far parte dell'attrezzatura domestica di base.

Così, in poco tempo, eccomi davanti allo scaffale Bialetti & soci, che guardo e osservo le antiche macchinette.
Ne prendo una da “tre” (Melius abundare quam deficere) e la inserisco nel carrello ed aggiungo all'acquisto anche un barattolo da 500 grammi di caffè di qualità 100% arabica.
Arrivo alla cassa e... (a questo punto la vicenda prende una piega insolita e diviene un dialogo quasi teatrale tra il sottoscritto e la cassiera)

Cassiera: “Buongiorno, oh che bello ha comprato una moka... sa come si usa vero?”
Io: “Buongiorno... si, so come si usa”
Cassiera: “Sicuro? No perché in tanti tornano indietro chiedendo istruzioni”
Io: “Apro la moka, ci metto dentro l'acqua, aggiungo il filtro e lo riempio di caffè macinato e non in grani, richiudo la moka e la metto sul gas a basso tenore di fiamma..:”
Cassiera: “Ma allora sa già fare...”
Io: “Guardi, forse lei si stupirà, ma sono quarant'anni e passa che faccio il caffè...”
Cassiera: (ignara dell'odio dei clienti che, nel frattempo, stanno facendo la fila) “..No, lo dico perché deve sapere che in molti non lo sanno. Aggiungo, per completezza delle istruzioni che siccome la moka è nuova...”
Io: “...devo fare qualche caffè a vuoto altrimenti corro il rischio di bere una schifezza”
Cassiera: “Diavolo, un vero esperto...”

Ora, questo più o meno romanzato, il dialogo tra me e l'infernale dipendente di una cooperativa famosa per una pubblicità interpretata da Luciana Litizzetto.
Vi dirò la verità: non ho ben capito se la cassiera in questione mi stava prendendo per i fondelli, ma ho avuto questa impressione.
Forse, vista la mia faccia assonnata e visto il mio abbigliamento (t-shirt di Batman, bermuda e infradito), la gentil commessa ha ritenuto che fossi straniero e che quindi non avessi la benché minima idea di come preparare una tazza di caffè.
Quel che è certo, ne sono sicuro, che il mio accento romagnolo è abbastanza marcato quindi si torna alla prima ipotesi: mi stava prendendo per i...fondelli, ma fatico a capirlo perché ancora non avevo bevuto la miracolosa tazza che ti apre gli occhi.

Diario di un Tarlo qualunque: Il caffè della Peppina © 2012 Testo di Daniele "tarlo" Tarlazzi